lunedì 21 novembre 2016

Recensione di Donne in gioco di Anna Manzo

Storie di donne, di quelle vere, non inquinate dai meccanismi artificiali della fiction, perché qui non si scherza, è la vita vera che si racconta, in maniera diretta e toccante, senza tanti giri di parole. 
È un libro che non nasce nell’ambiente protetto e asettico di un laboratorio, ma che affonda le sue radici nella realtà, svelando verità di quelle che normalmente si sussurrano sottovoce. Una materia quindi per tanti versi scottante, che però l’autrice riesce a trattare con il solito garbo e la sua moderazione le permette di affrontare in maniera elegante anche i momenti narrativi più difficili da trasmettere, senza turbare i lettori più sensibili. 
Questa non è semplicemente una raccolta di racconti, assemblati alla rinfusa tanto per arrivare al numero di pagine necessarie per pubblicare un libro, perché le storie sono legate strettamente tra loro da un filo conduttore molto evidente. Il lettore viene trascinato riga dopo riga alla scoperta di un mondo che non ha nulla di trascendentale, perché è semplicemente quello che ci aspetta ogni giorno fuori dalla porta e che trascinati dalla fretta di vivere non riusciamo a vedere. E proprio questo ci invita a fare l’autrice, a fermarci a riflettere, a pensare a quante volte trascuriamo di tendere una mano a chi ci chiede aiuto.
Le protagoniste dei racconti hanno la piena consapevolezza di questo, sanno che nel mondo moderno è molto difficile sperare nell’aiuto di qualcuno e così sono costrette a scegliere di cavarsela da sole. Conquistano pagina dopo pagina la forza necessaria a salvarsi e nel farlo tracciano un sentiero luminoso che può essere seguito da chi si trova nelle stesse difficoltà. 
Le donne di Anna Manzo non si scoraggiano mai ed affrontano la vita col sorriso sulle labbra, regalando molto anche a chi ha donato loro poco o niente. 
E questo è un altro messaggio importante: la vendetta non serve a nulla, meglio il perdono e l’egoismo non va combattuto con altro egoismo, ma con l’amore che ha la forza di vincere su tutto.
Un libro sulle donne scritto dunque solo per le donne? Assolutamente no, perché tra i personaggi ci sono naturalmente anche degli uomini. È vero, spesso e volentieri non ci fanno una bella figura, ma alcuni di loro sanno asciugare le lacrime di donne ormai senza speranza e diventano un esempio da seguire nella vita che viene una volta di più rappresentata senza mentire.
Lo stile narrativo è chiaro, pulito, la scrittrice non è mai arrogante o didascalica e il risultato finale è un libro tutto da gustare, che riesce a trasmettere messaggi importanti senza annoiare.
Dario Amadei
[Donne in gioco di Anna Manzo (Simple edizioni)]

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