giovedì 26 marzo 2015

Let it Lok: Attraverso i miei occhi

Per rompere un po’ il grigiore e l’uggiosità di questa Primavera che da buona donna, è altamente in ritardo, ho deciso di accontentare le richieste di un mio caro lettore, curioso di sapere com’è per Lok guardare il mondo con gli occhi di un’altra persona. Tema che cade a pennello, visto che da poco ho terminato la toccante lettura di “Cecità”, incredibile romanzo mozzafiato di José Saramago, il quale attraverso il racconto di un’immaginaria epidemia dovuta ad un misterioso morbo, ha tracciato una straziante distopia, metafora dell’attuale condizione umana. Un po’ come Shakespeare, eterno ossessionato dell’ottica e del significato intrinseco degli occhi, dunque, in questo periodo sono molto sollecitata da questa attraente tematica. Gli Occhi sono essenziali, sono gli intensificatori delle emozioni, sono la finestra sulla realtà, e lo specchio dell’universo che conserviamo dentro di noi. Credo che avere Occhi per sé stessi sia un’ardua impresa, di fatto oggigiorno la maggior parte della gente preferisce non vedere; fingersi ciechi comporta favorevoli vantaggi, come ad esempio rinunciare al timore di una realtà che temiamo, o ripararsi dal rischio di sbagliare, deludere, fallire, perdere. E allora la Cecità ci salva da qualsiasi tipo di inconveniente: non guardiamo più attraverso la limpidezza della nostra iride,bensì trapeliamo tutto attraverso il vetro appannato della nostra mente. E non lo facciamo solo con gli altri, anzi… e allora il passo fondamentale prima di poter immetterci nella vista di qualcun altro, è quello di avere Occhi per noi stessi.
“Siamo capaci di guardarci veramente? O siamo il riflesso di una nostra idea, la proiezione di un nostro preconcetto mentale? Cosa vediamo? Perché?”
Trovare delle risposte non è semplice come può sembrare, però se lasciate fare ai vostri Occhi, e non al vostro pensiero, è garantito che prima o poi queste arriveranno. Forse, dopo questo enorme passo, potrete accingervi alla “presunzione” di vedere il mondo con gli occhi di qualcun altro. Per quanto mi riguarda, sin da bambina sono stata sempre molto sensibile e comprensiva con tutti coloro che mi circondavano, ero la spalla su cui sfogarsi, la porta a cui bussare quando c’era bisogno di conforto, l’animo placato capace di mettere pace; una volta, da adolescente, qualcuno di molto esperto mi suggerì addirittura di intraprendere la strada della psicologia, vista la mia inusuale sensibilità e la mia insolita capacità di introspezione. Bé dunque credo che questi “apprezzamenti” derivassero dalla mia capacità di guardare attraverso gli Occhi degli altri, in un certo senso. Il problema era che all’epoca non avevo ancora la capacità di Guardare a me stessa, e finivo per lasciarmi impantanare in realtà che non mi appartenevano. Penetravo così in profondità nel mondo visto dagli altri, che alla fine le loro angosce, le loro paure, i loro timori, i loro incubi, le loro paranoie finivano per tormentare anche me. Capite? Non avevo Occhi per me che mi permettessero di distinguere il mio Io da tutto il resto, con la conseguenza che forse non vivevo neanche per me, ma sicuramente in funzione di qualcun altro, risultandone condizionata in qualsiasi scelta,accadimento, sentimento, sensazione. Crescendo e studiando ho riscoperto il valore dell’Essere, e non dell’essere una proiezione; e allora mi sono impegnata ogni giorno di più per combattere questa mia cecità, e riscoprire la mia autentica Vista; all’inizio ho avuto paura, tanta paura, ciò che scoprivo era sempre più inquietante e sorprendente. 
La stessa consapevolezza di essere stata per anni condizionata da altra gente, anche inconsciamente, senza essermene resa conto, e la scoperta che Io stessa avevo permesso e autorizzato la manipolazione del mio essere, mi mandava in crisi e mi induceva a indietreggiare. Avanzando in questa sorta di viaggio verso la luce, però ho appreso il valore che ha la stessa consapevolezza di essere ciechi: qualcosa che non ci appartiene è di più facile espulsione rispetto a qualcosa intrinseco del nostro essere; e allora incoraggiata da questa convinzione ho compiuto un passo dopo l’altro , e non mi sono ancora fermata. Il viaggio dentro i nostri Occhi non si arresta mai, è infinito. Però, anche se forse non sono neanche a metà strada,mio caro lettore, sono certa di aver capito com’è, o almeno cos’è, cosa significhi guardare il mondo attraverso gli occhi di un’altra persona. È guardare alla vita da un’altra prospettiva, avere la mente aperta, pensare oltre le barriere, oltre i propri pilastri, le proprie convinzioni, i propri credo; credere che sia possibile ciò che per noi è irrealizzabile, conoscere un’emozione al di fuori della nostra gamma; immergersi a Occhi aperti nel mondo interiore dell’altro, capirne le emozioni, comprendere ogni brivido, ogni lacrima, ogni sospiro, ogni sorriso; capire perché la sua visione è diversa dalla nostra, scoprire le radici di questa divergenza; e magari se abbiamo un’anima Piena, una volta esplorato il mondo dell’altro potremmo, dopo la comprensione, condividere una consapevolezza e se ci è permesso e c’è bisogno, aiutare l’altro a nutrire questa Conoscenza passo dopo passo. Dobbiamo fare attenzione, però ,a che questo nuovo universo non diventi il nostro: gli occhi possono combaciare, ma le strade è bene che rimangano ben delimitate e nettamente definite, ciò che vediamo con gli occhi degli altri non fa parte di noi. Stiamo andando incontro all’altro per portarlo alla luce, non per essere travolti nuovamente dalla Cecità. Vedere con Occhi diversi non implica entrare a far parte di un mondo che non ci appartiene, vivere concezioni, traumi e condizioni che non sono nostri; significa meramente Vedere, al massimo comprendere, accettare o rifiutare, amare di più o di meno in base alla nostra reazione, emozionarsi, ma non un gradino in più. Vedere, non accecarsi!
E allora cari lettori, spero abbiate Occhi per leggere e Vedere oltre queste mie righe!

Un abbraccio
Filomena Lok Locantore

martedì 3 marzo 2015

Il soffio dei ricordi al Caffè Letterario

Grande successo al Caffè Letterario per Antonella MonacoIl Melograno e Magic BlueRay!!!
Grazie a tutti gli amici che ci hanno fatto sentire il loro affetto e alle persone che sono intervenute!!!
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