sabato 1 ottobre 2011

L'Earth Day

Ogni 22 aprile si celebra l'Earth day, traducendo dall'inglese la Giornata della Terra.
Il 29 gennaio 1969 una piattaforma petrolifera localizzata a sei miglia dalla costa di Santa Barbara, circa 200 chilometri a nord di Los Angeles, esplose. A causare lo scoppio furono le fortissime pressioni sotterranee causate dall'opera di trivellamento del fondale marino. Un milione di litri di petrolio, fanghi ed acque di risulta vennero riversati nel mare per undici giorni ininterrottamente: l'area interessata fu di circa 2500 chilometri quadrati.
Circa 50 chilometri di spiaggia si tinsero di verdastro e il mare si mise a lutto stretto, colorandosi di nero.
L'impatto ambientale fu terrificante: si ritrovarono carcasse di delfini, balene, e pesci morti, avvelenati e soffocati dalle scorie petrolifere. Forte fu anche la moria di uccelli che si cibano di organismi marini. Molti animali continuarono a morire anche a causa dei detersivi usati per pulire il mare.
I cittadini di Santa Barbara si mobilitarono in un modo straordinario e promisero che un tale scempio non si sarebbe piu' realizzato lungo le loro spiagge.
Si organizzarono in un movimento chiamato "Get oil out", raccolsero piu' di centomila firme per vietare le trivellazioni offshore, fecero una pressione fortissima sui politici e montarono una enorme campagna di protesta, boicottando la Union Oil, responsabile del disastro. L'eco di questa tragedia fu sentita in tutta l'America e le proteste giunsero fino a Washington, la capitale. Nel giro di un solo anno furono approvate leggi severissime per difendere il mare e l'aria.
Il 22 Aprile 1970 20 milioni di americani si unirono grazie anche al senatore statunitense Gaylord Nelson in un appello vigoroso quanto angosciato per la salvezza del nostro pianeta.

Da allora ogni 22 Aprile si celebra l'Earth Day, una giornata per riflettere da condividere con ogni cittadino del mondo interessato allo stato di salute del pianeta su cui vive.

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