giovedì 20 ottobre 2011

Il valore inestimabile dell'oro blu!

Allarme da Marevivo: il Tevere si tinge di nero
Il biondo Tevere si tinge di nero
MAREVIVO CHIEDE SPIEGAZIONI ALL’ARPA, AL COMUNE DI ROMA E ALLA REGIONE LAZIO
Roma, 19 settembre 2011 – Non è l’ultima moda  a dettare il colore, ma stamattina il Tevere urbano è una melma nera particolarmente maleodorante. Dal nostro osservatorio sul fiume è la prima volta che lo vediamo tingersi così.  Qualcosa deve essere successo…  o la colpa è come sempre delle piogge?  E qualcosa va fatto: almeno un sopralluogo, magari in elicottero. “Dall’alto” potremmo avere le risposte che cerchiamo.
A chiederlo è l’associazione ambientalista Marevivo, in una nota inviata all’Arpa Lazio, all’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma e della Regione Lazio.
“Non sappiamo cosa il fiume stia portando al mare – dice Carmen di Penta Direttore Generale di Marevivo – so solo che qualsiasi cosa sia, finirà nella catena alimentare. Con quali effetti sulla salute nostra e del mare?” C.s. Marevivo

Sfruttamento delle falde, inquinamento dei fiumi. Altre conferme: siamo al “picco dell’acqua”.
L’acqua dolce non è una risorsa infinita. Fra sfruttamento delle falde sotterranee e inquinamento dei fiumi non ce ne resta più moltissima.
Stiamo raggiungendo il “picco dell’acqua”, cioè il momento in cui l’umanità comincerà ad averne a disposizione meno di quella che servirebbe.
Il “picco” si ha quando una risorsa è ormai sfruttata per la maggior parte e la produzione inizia a declinare.
La Terra è anche detta “il pianeta azzurro”, per via del colore che assume vista dallo spazio: gli oceani ne coprono il 70% circa della superficie. C’è tantissima acqua sulla Terra, ma a noi interessa l’acqua dolce effettivamente accessibile ed utilizzabile: una frazione assolutamente minima di quella presente sul pianeta.

Il sole rende potabile l'acqua del mare
Sono stati presentati all’Università di Palermo due impianti pilota per la produzione di acqua potabile a partire da quella salmastra con la sola energia solare.
È il gruppo di ricerca dell’Ateneo di Palermo, facoltà d’Ingegneria, insieme all’istituto di ricerca tedesco Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems, che hanno realizzato l’impianto di dissalazione a energia solare installato sull’isola di Pantelleria, in grado di produrre 5 mila litri di acqua al giorno. È in fase di cantiere invece il secondo progetto che prevede la realizzazione di un piccolo impianto sul tetto della facoltà d’Ingegneria di Palermo, che in seguito verrà trasferito alla facoltà di Scienze dell’Università di Tunisi. Entrambi sono i risultati di Mediras, il consorzio a cui partecipano anche i due atenei, nato con l’obiettivo di ottimizzare i sistemi di desalinizzazione solare e dimostrarne l’effettiva fattibilità economica.
(Fonte: ImpiantiSolari)

Tecnologia Verde: Acqua potabile dal mare senza elettricità. Il mulino a vento ad osmosi inversa che aiuterà a dissetare fino a 500 persone al giorno
Un mulino a vento che permette di trasformare l’acqua degli oceani in acqua potabile.
Questa è la sorprendente invenzione in grado di cambiare in meglio la vita di numerose persone, un mulino a vento che utilizza il processo di osmosi inversa per trasformare l’acqua salata in acqua dolce senza elettricità. Non vi è alcun assorbimento di elettricità dal sistema, in modo che questa soluzione sia l’ideale per i numerosi paesi del terzo mondo che si affacciano sugli oceani.
Il mulino a vento ad osmosi inversa può produrre dai 5 ai 10 mc di acqua al giorno a seconda della capacità e dalle diverse velocità del vento a disposizione, dissetando fino a 500 persone in una sola giornata. I serbatoi inoltre permetteranno all’acqua di essere conservata per 5 giorni in situazioni di siccità estrema o se non c’è abbastanza vento per un paio di giorni.
Il mulino a vento ad osmosi inversa è stato progettato all’University of Technology a Delft in Olanda. E utilizza l’energia eolica per pompare l’acqua dall’oceano verso la membrana ad osmosi per rilasciare così il sale contenuto nella soluzione, ricavando acqua dolce dal mare.

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